Con le prime giornate di caldo estivo le nostre case diventano delle oasi di frescura nelle quali trovare riparo. Per molti di noi, con la diffusione capillare dello smartworking, le pareti domestiche si sono trasformate anche in luoghi di lavoro e, quindi, con la nostra maggiore presenza, i consumi sono sensibilmente aumentati. Come fare a conciliare benessere “climatico” con sostenibilità ecologica (e anche economica)?

Italtherm, azienda italiana leader nella produzione di impianti di riscaldamento e raffrescamento da sempre attenta all’ecosostenibilità, può vantare una pluriennale esperienza di efficienza e risparmio nelle soluzioni di climatizzazione e offre semplici ma efficaci consigli per utilizzare al meglio i vostri climatizzatori.

Partire con il piede giusto: la scelta del climatizzatore

Avete già un climatizzatore? Siete sicuri che sia ancora efficiente? Un impianto datato rappresenta un problema per l’ambiente ma anche per il vostro budget familiare e quindi valutate se non sia opportuno cambiarlo.

Approfittate degli incentivi: se effettuerete lavori di ristrutturazione edilizia, acquistando un nuovo condizionatore, potrete usufruire di una detrazione IRPEF del 50% della cifra investita dilazionata in 10 anni. Addirittura, qualora l’impianto da installare vada a sostituirne uno già esistente e soddisfi i parametri minimi di prestazione energetica, potrete godere dell’ecobonus del 65%. Se siete interessati a recuperare immediatamente le spese potrete optare per il “conto termico” (sempre che il condizionatore da installare – come quelli del catalogo Italtherm – soddisfi determinate prestazioni di efficienza energetica): il GSE corrisponderà il quantum in un’unica soluzione qualora l’importo – variabile a seconda della zona climatica in cui viene installato il condizionatore – non sia superiore a 5.000 euro. Con il Decreto Rilancio del 2020, chi effettuerà l’isolamento termico dell’edificio, la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale esistente con un impianto centralizzato oppure con un impianto di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria in pompa di calore, potrà godere del super bonus del 110%.

Individuato l’incentivo da richiedere dobbiamo scegliere il condizionatore da installare. Innanzitutto dovrà essere “parametrato” alle caratteristiche dell’immobile: evitate impianti troppo potenti rispetto alle vostre effettive esigenze. Optate poi per apparecchi di classe energetica A++ o superiore e otterrete un sensibile risparmio dei consumi considerato che, passando da una classe e l’altra, la variazione può arrivare al 30%. Fate poi attenzione al gas refrigerante presente nel climatizzatore: se un kg di R410A ha infatti un GWP (Global Warming Potential) di 2088 –  e quindi, rispetto all’effetto serra, avrebbe un risultato identico a quello ottenuto rilasciando 2088 Kg di CO2 – l’R32 ha un GWP di 675.

Per ottenere, in casa, aria salubre scegliete condizionatori con i filtri agli ioni d’argento – presenti in tutti i climatizzatori della gamma Italtherm – che elimineranno batteri ed eviteranno la proliferazione di virus, funghi e spore.

Attenzione a dove installate il climatizzatore

Scegliete in maniera ponderata il luogo in cui andranno installati i climatizzatori: innanzitutto vanno messi in alto e in luoghi che non siano coperti da mobili o tende.  Evitate di installare gli split nei corridoi perché, al contrario di ciò che molti pensano, non servirebbe a diffondere l’aria fredda in tutte le stanze.

Fate poi attenzione ai tubi del circuito refrigerante posti all’esterno dell’abitazione: dovranno essere ben coibentati altrimenti, se esposti direttamente ai raggi solari, potrebbero danneggiarsi.

Fare la manutenzione degli apparecchi

Per avere un condizionatore che lavori in modo efficiente è necessaria una regolare ed efficace manutenzione che inizia con il controllo e la pulizia dei filtri d’aria: muffe e batteri si annidano nei filtri che vanno puliti all’avvio stagionale del climatizzatore e, successivamente, con cadenza bimensile. Per saperne di più vi invitiamo a consultare il nostro approfondimento dedicato https://italtherm.blog/2020/06/17/manutenzione-e-sanificazione-dei-climatizzatori-come-procedere/

Non trasformate l’estate in inverno

Troppo spesso trasformiamo le nostre case in vere e proprie celle frigorifere: ricordiamoci, però, che più si abbassa la temperatura più si impennano i consumi (e quindi i costi). Anche per evitare di buscarsi un brutto raffreddore, la temperatura interna deve essere inferiore al massimo di 5-6 gradi rispetto all’ambiente esterno. Nella maggior parte dei casi, per ridurre i consumi basterà attivare la funzione di deumidificazione che consentirà di azzerare il calore percepito.  Ricordate sempre che il climatizzatore più efficiente è quello che rimane spento: avete provato ad abbassare le tapparelle delle stanze che non occupate o nelle ore più calde magari calando anche le tende esterne? Farete scendere drasticamente la temperatura interna con un pieno risparmio.

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